Al via la somministrazione dei questionari ai datori di lavoro ed ai lavoratori delle aziende che hanno aderito al “Progetto pilota per l’individuazione e diffusione delle buone prassi in materia di Salute e Sicurezza del Lavoro nel settore terziario”. La fase successiva prevede la pubblicazione di un Manuale di buone prassi e l’applicazione nelle aziende.
Nell’ambito del progetto siglato con INAIL Cremona e ATS Val Padana, Ebiten Lombardia, conclusa l’attività di promozione del progetto, ha dato avvio alla fase C che prevede la somministrazione di un questionario, elaborato dalla cabina di regia, da sottoporre ai datori di lavoro e ai lavoratori delle 50 aziende della provincia di Cremona che hanno aderito a titolo gratuito ed anonimo.
La somministrazione dei questionari sarà effettuata con la collaborazione dei 5 RLST facenti parte del repertorio di Ebiten Lombardia.
Le domande del questionario sono finalizzate ad ottenere una mappatura delle sinergie delle figure della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a testare l’efficacia di ciascuna di queste figure, l’adeguatezza delle modalità di comunicazione, gli spunti di miglioramento delle misure di prevenzione attualmente adottate e la consapevolezza dell’importanza della prevenzione.
La fase C, slittata di alcuni mesi a causa dell’emergenza Coronavirus, inizierà in data 01/06/2020 e terminerà il 30/09/2020.
L’elaborazione delle risposte ottenute sarà utile al fine della definizione del Manuale “Buone prassi” che verrà applicato, in sperimentazione, presso le stesse aziende nella fase successiva così da garantire l’adempimento degli obblighi di legge e sempre più elevati standard di salute e sicurezza per i lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro.
«C’è grande soddisfazione per l’ottima sinergia tra gli attori di questo progetto – spiega Alberto Bertolotti, presidente di Ebiten Lombardia – e la collaborazione con INAIL Mantova-Cremona e ATS della Val Padana, che ringrazio sin da ora, ci ha consentito di raggiungere gli obiettivi prefissati e di dare un contributo concreto al miglioramento delle prassi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro».
«L’obiettivo da perseguire è quello di assicurare una rappresentanza collettiva efficace in materia di salute e sicurezza dei lavoratori – illustra Matteo Pariscenti, direttore Ebiten, che vede nel ruolo del RLST un “manager della sicurezza” per supportare tutti i lavoratori di quelle aziende che, proprio per le ridotte dimensioni, vedono meno il diritto di essere rappresentati contribuendo a migliorare le condizioni di sicurezza proprio dove con maggiore frequenza si verificano gli infortuni».